Maria Laura Rodotà ha avuto diversi compagni nella sua vita, prima di fare coming out e vivere alla luce del sole la relazione con una donna.
Maria Laura Rodotà è una giornalista molto celebre e apprezzata. Una fama alla quale hanno contribuito (ma solo in parte!) l’importante famiglia da cui proviene e la storia, suggellata dal matrimonio, con il collega Massimo Gramellini. Una parentesi che ormai appartiene abbondantemente al passato, anche se, soprattutto nel loro ambiente, se ne parlò e tanto della love story. Cerchiamo di conoscerla meglio, sia da un punto di vista professionale sia da quello privato, con qualche curiosità che di certo non guasta.
Maria Laura Rodotà: biografia e carriera
Nasce a Roma il 25 settembre 1961, sotto il segno zodiacale della Bilancia. È figlia della giornalista Carla Pogliano e di Stefano Rodotà, giurista, politico ed ex presidente dell’Autorità garante per la protezione dei dati personali. Dopo aver conseguito la laurea in Filosofia presso l’Università La Sapienza, entra nella redazione di Panorama in veste di stagista.
Quindi, si trasferisce negli Stati Uniti, a Washington, dove ricopre il ruolo di corrispondente anche per l’Unità e Italia Radio. Una volta rientrata nel Belpaese, viene accolta tra le fila de L’Espresso, all’epoca diretto da Claudio Rinaldi, andando poi a scrivere per La Stampa con Gianni Riotta e Marcello Sorgi. Uno scatto ulteriore di carriera avviene come direttrice del mensile Amica. Quindi, diventa editorialista del Corriere della Sera, sul quale cura una posta del cuore sull’allegato Sette e gestisce a lungo il forum Avanti Pop del sito web del quotidiano.
Maria Laura Rodotà: la vita privata
In seguito al matrimonio con Gramellini, terminato nel 2016, ha fatto coming out sposando in seconde nozze la collega Tonia Mastrobuoni. Presente su Facebook, non è dato conoscere né il patrimonio né il luogo di residenza. Ha una figlia, Zoe, nata dalla storia con Maurizio Valentini, inviato di economia all’Espresso ed ex giocatore di rugby.
Chi è Tonia Mastrobuoni, la compagna di Maria Laura Rodotà
Nata a Bruxelles nel 1951 (non è disponibile la data esatta), ha abbandonato nel 2001 un dottorato in Germania e l’attività da free lance radiofonica. Ha collaborato con varie realtà quali Rai Tre, Il Riformista, Reuters, Apcom e Westdeutscher Rundfunk. Ha prestato servizio presso La Stampa e Rivista Studio. Inviata dalla Germania per Repubblica, ha scritto L’inattesa, libro incentrato sul ciclo politico di Angela Merkel. Può essere seguita su Facebook.
10 curiosità su Maria Laura Rodotà
– È stata segnalata dal padre a Claudio Sabelli Fioretti per uno stage di 6 mesi a Panorama.
– Ha vissuto a Tor di Quinto, nelle case di cooperativa. La loro era quella dei professori universitari di giurisprudenza, accanto ne avevano una dei giornalisti Rai, una dell’aeronautica e così via.
– Quando il padre divenne garante della privacy Maria curava Metagossip, una rubrica di gossip sull’Espresso. Si arrabbiò quando Striscia la Notizia affermò che il padre era garante di tutti tranne che della figlia. Lei propose di intentare una causa contro il tg satirico di Antonio Ricci, ma il padre la portò a desistere.
– Ha sempre parteggiato per la sinistra, nonostante le arrabbiature.
– Si è divertita a prendere in giro Massimo D’Alema: lo riteneva il più rappresentativo dell’arroganza da miracolati, dell’incapacità di comunicare. Non le sono mai andati particolarmente a genio neppure Francesco Rutelli e Walter Veltroni.
– L’opinione su Bruno Vespa? “È un genio. Un vero boss. È l’unico rimasto a saper fare il varietà”, ha dichiarato in un’intervista a Sette.
– In un articolo pubblicato sull’Espresso ha così definito Nanni Moretti: “È primo creativo e seccatissimo cantore di quella classe media acculturata che ora ha potere. Politici, economisti, registi e pure giornalisti, sognatori come Veltroni, scorbutici come D’Alema; che fanno cose, vedono gente, e quando il gioco si fa duro vanno a bere un latte macchiato”.
– Sul tweet di JK Rowling contro le persone transessuali ha affermato a Linkiesta: “Secondo me ha ragione Rebecca Solnit, a scrivere che “le donne trans non sono un pericolo per le donne cis, ma noi siamo una minaccia per loro se ne facciamo delle fuoricasta”. Detto questo, non riesco a capire Rowling, né le presunte femministe italiane che criticano la legge sull’omotransfobia. Come se le donne trans svalutassero il loro apparato originario, boh”.
– Ha un tatuaggio, la figlia ne ha tre.
– Era il 20 giugno 2015 quando stupì tutti con un post rilasciato su Twitter in occasione del Family Day. Insieme alla dolce metà Tonia Mastrobuoni fece coming out e alla festa indetta dai cattolici per celebrare e difendere la famiglia nella sua forma tradizionale si presentarono con il loro cocker.